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DOMANI NIENTE SARA' PIU' LO STESSO

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"Nel mondo tecnocratico che ci governa, ci spia, ci accontenta con la sua ora d'aria e nel quale la reduplicazione dell'effimero ha narcotizzato l'anelito degli uomini alla vita vera, il poeta è necessariamente un fuorilegge: chiaro che debba tacere e, se non tace, è bene cautelare la sordità degli schiavi paralizzati davanti ad un video o imbrancati nell'aula magna della massificazione per il quotidiano sistematico annullamento della personalità.

Consapevole di finire nella lista nera dei manipolatori di coscienze, Gianluca D'Ingecco ha scelto di stare dalla parte dei poeti, presentandoci il primo manifesto della sua ribellione: una raccolta disposta in 5 nuclei tematici...

D'Ingecco entra a far parte dell'orchestra con le sue note provocatorie, dissacranti a volte intrecciate di paradossi che suonano come l'estrema ribellione del poeta insoddisfatto e stanco della vacuità di una realtà sfumata nelle nebbie transitorie dell'apparenza...

Non si spiegano altrimenti i toni che incendiano molte delle poesie comprese in questo libro, vere e proprie sassate in grado di frangere l'ozio delle certezze e costringere il lettore ad un risveglio brusco ma necessario." Dalla prefazione al libro ad opera di Guglielmo Tini.

Per info su questa pubblicazione scrivete a pubblicazioni@dingecco.com

Mondo abBattiato

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Chi l'avrebbe mai detto che muovendo dal cantautore siciliano Franco Battiato si potesse discutere del senso della vita, della rivoluzione e dell’amore, di Psyko, dei Pink Floyd, di Kubrick, dei Bluvertigo, di Ligabue, di Enrico Ghezzi, di Gurdjieff e di Thomas Mann... questo e molto altro ancora tra le righe di "Mondo abBattiato" libro virtuale stampato su carta.

Qui sono raccolti tutti gli interventi, nessuno escluso, di un personaggio di fantasia istrionico, Felixkrull, giovane filosofo della nuova era, il quale si è cimentato in una difficile operazione pseudoculturale, quella di dare corpo e sostanza a qualcosa che ha già preso vita ed è stato pubblicato su internet per poi perdersi, aime’, tra i meandri delle cancellazioni delle memorie virtuali.

Un'operazione volta a congelate la letteratura troppo presciolosa che ogni giorno si consuma, appunto, tra le maglie agglomerate di rete.

Il risultato è filosofia, pettegolezzo, poesia che si materializza in pensieri mai banali, sulla nostra epoca e la nostra civiltà.

Il giovane Felix Ktill sa bene che ciò che è provocazione è stimolo all'evoluzione.

Per info su questa pubblicazione scrivete a pubblicazioni@dingecco.com